“Il sottoscritto è un ex cappellano degli Alpini che hanno combattuto sul fronte russo, il quale è rientrato dalla Russia dopo quattro anni di crudele prigionia, portando nell’anima tutto il calvario e gli eroismi dei suoi soldati. Per un profondo senso di affetto e di riconoscenza che mi lega ai Caduti e alle loro famiglie io voglio dare agli italiani un Tempio che ricordi il sublime sacrificio di tutti i Caduti; alle Madri un altare sul quale possano pregare e piangere con più rassegnazione; ai Caduti e Dispersi il monumento più degno e significativo del loro sfortunato Valore”.
Sono le parole di Don Guido Turla, che esprime al vescovo di Como Bonomini il desiderio di costruire una chiesa in memoria della Campagna di Russia: nel 1952 il giovane architetto Vittorio Montiglio Taglierini, allievo di Marcello Piacentini, invalido di guerra, progetta la nuova parrocchiale di Boario, Santa Maria della Neve, dedicata alla Madonna degli Alpini, uno degli edifici sacri più belli e commoventi della Valle Camonica.
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