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Frescanti camuni del Quattrocento

Categoria

ARTE

Area

Valcamonica

Durata

8 Servings

Livello

facile

L’ambito artistico è quello della pittura tardogotica, un linguaggio che si manifesta in prevalenza negli ambienti di corte tra la fine del XIV secolo e il XVI in Italia settentrionale, Francia, Germania e in altri paesi europei. Le immagini rimandano a un mondo idealizzato, con elementi fantastici, volti e gesti aggraziati, colori tenui e dettagli ricercati. Conosciamo davvero poco dei frescanti camuni del Quattrocento, a volte solo il nome: Giovan Pietro Da Cemmo, il Maestro Paroto, Girardo da Treviglio, il Maestro di Bienno, Oriolo De Ochis… sono rimasti però i loro dipinti, che documentano il passaggio dal Medioevo al Rinascimento.

📌 Ogni visita guidata è un’esperienza unica: costruiamola insieme su misura per le vostre esigenze e i vostri interessi, in base al tempo a disposizione, al numero di partecipanti, alla stagione e all’ispirazione!

Da vedere

  • il tramezzo dell’Annunciata

  • settantadue santi in paradiso

  • l’eremita Glisente

  • le eleganti Sibille

  • i costumi del Quattrocento

  • la doppia immagine di Cristo

  • la Madonna dei mestieri

  • i presepi dipinti

  • il suonatore di corno alpino

  • gesti e insulti del passato

Itinerari e attività

ANNUNCIATA DI PIANCOGNO, CONVENTO

Il tramezzo, elemento raro tipico dell’architettura francescana, è una sceneggiatura del 1479, con 33 riquadri disposti su cinque file, ideati da un affascinante regista: il beato Amedeo da Sylva, fondatore del convento. All’interno, la ricca decorazione con Madonne, santi francescani, riferimenti biblici. Qui c’è l’unico dipinto con la firma di Giovan Pietro Da Cemmo, l’unico pittore del Quattrocento camuno documentato.


BIENNO, SANTA MARIA ANNUNCIATA

Un libro di storia locale, con gli affreschi della scuola di Giovan Pietro Da Cemmo e di colui che alcuni storici dell’arte definiscono come il Maestro di Bienno, caratterizzato da tratti autonomi. Vi sono le Storie di San Francesco, riquadri con Santi e Madonne, le raffigurazioni di Simonino da Trento, i santi della tradizione locale e un dipinto con il Dogma della morte. Gli affreschi di Girolamo Romanino concludono la fase rinascimentale.


BIENNO, COLLE DELLA MADDALENA

Nella volta a ombrello di una piccola cappella quattrocentesca situata sul Colle della Maddalena, o Colle del Cristo Re, sono rappresentati gli Arcangeli con i quattro elementi e i Padri della Chiesa. Spicca l’immagine di Maria Maddalena, con i lunghi capelli che le coprono il corpo nudo, come nelle immagini di Maria Egiziaca; a lei era dedicato il piccolo eremo. Nella cappella superiore, le Storie dei santi Maddalena, Marta e Lazzaro.


ESINE, SANTA MARIA ASSUNTA

La decorazione, sebbene non autografa, è stata definita la svolta rinascimentale di Giovan Pietro Da Cemmo, uno dei punti più alti della pittura locale del Quattrocento. Finanziata dalle potenti famiglie Federici e Beccagutti, di cui si riconoscono gli stemmi, mostra un programma iconografico di raffinata complessità, da leggere sul piano artistico, storico e teologico. I temi rappresentati vanno dall’Antico Testamento al Giudizio universale. Nella volta del presbiterio, un complesso ed enigmatico paradiso.


BERZO INFERIORE, SAN LORENZO

La chiesa, situata sulle pendici del colle, in una posizione esterna al centro abitato, presenta un ricco repertorio di immagini e diverse fasi pittoriche con i relativi autori, tra cui Girardo da Cemmo e il cosiddetto Maestro di Berzo Inferiore, che secondo alcuni studiosi mostra elementi affini al Maestro Paroto. Notevoli la Cappella Federici o Cappella del Comune, datata 1504, nata come voto per la fine di una epidemia, con le immagini dei santi Rocco, Fabiano e Sebastiano. Notevoli i riquadri con le Storie di San Lorenzo e le Storie di San Glisente.


BRENO, SAN VALENTINO

Situata a poca distanza dal centro storico, si raggiunge dopo una breve passeggiata in salita. Un luogo magico, sospeso tra il verde dei boschi. Il ciclo pittorico all’interno è attribuito al Maestro di Nave e a pittori camuni rinascimentali, della scuola di Giovan Pietro da Cemmo e del Maestro di Bienno. Nella chiesetta sono esposti anche 150 ex voto, datati tra il 1600 e il 1900.


CAPO DI PONTE, PIEVE DI SAN SIRO

Dell’antica decorazione sono rimasti pochi affreschi ma meritano una visita: il Battesimo di Cristo, la Madonna dei mestieri, la dolce Madonna con Bambinodecorata con simboli astratti che richiamano il nodo di Salomone. All’interno, una copia anastatica del polittico del Maestro Paroto, piccolo capolavoro tardogotico nato per la pieve, ora a Brescia nella collezione della pinacoteca Tosio Martinengo.


ERBANNO, SAN MARTINO

È tra le più antiche della Valle Camonica, fondata in epoca altomedievale. Gli affreschi, vicini allo stile di Michelino da Besozzo, raffigurano un Cristo Pantocratore, i padri della Chiesa, gli Evangelisti e San Martino, i Quattro elementi e molto altro. Nella cappella è esposta la scultura Tre alberi - albero ferito, albero chiodato, albero croce - di Franca Ghitti, una delle più importanti artiste dell’arte contemporanea in Valle Camonica.

Itinerari nei dintorni

Bienno, centro storico e fucina museo

Breno, centro storico e chiese

Borno, centro storico

Darfo Boario Terme, centro storico

Passeggiata in Valgrigna

Capo di Ponte, il Romanico camuno


VEDI ANCHE


Il tramezzo dell’Annunciata di Piancogno

Tardogotico camuno: il polittico del Maestro Paroto

Santa Maria Annunciata a Bienno

Arcangeli, i messaggeri di Dio

Madonna dei mestieri

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