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Immagine del redattoreDaniela Rossi Saviore

Il borgo degli artisti a Bienno

In questo podcast: draghi, gufi, lumache, giganti, la Casa e il borgo degli artisti a Bienno, uno dei borghi più belli d’Italia. Intervista con Daniela Gambolò. artista di Land Art e ideatrice del percorso “Il bosco di Quercus”.


Un drago seduto in piazza; quattro lumache giganti che cambiano posizione di continuo; montagne aguzze di acciaio e un cervo trasparente, oppure un gufo dentro il quale puoi fermarti a riposare; ci sono persone di terracotta che ti osservano in silenzio ma senza giudicare, e altra gente immobile, fatta di pietra o di filo di ferro; la testa di un vecchio gigante che fuma la pipa e un presepe dove i personaggi lavorano tutto l’anno; uccelli di metallo che spiccano il volo e palle di neve su cui puoi sederti e guardare le montagne.


Il luogo meraviglioso di oggi è Bienno, in Valcamonica, dove le opere d’arte contemporanea e le installazioni a cui ho accennato - e ce ne sono tante altre - sono ovunque.


IL BORGO DEGLI ARTISTI


Da diversi anni l’Associazione “Il borgo degli artisti”, con il Comune di Bienno e il Distretto Culturale di Valle Camonica, porta avanti un progetto che ha come base lo scambio culturale, la creatività, e l’idea di ospitare per alcuni mesi artisti che provengono da tutto il mondo, ricevendo in cambio una loro realizzazione, ispirata o connessa alla storia e ai materiali del posto. Anno dopo anno, le opere si aggiungono a quelle già presenti.


LA CASA DEGLI ARTISTI


A Bienno c’è persino la “Casa degli artisti”, un palazzetto rinascimentale con i laboratori nelle volte di pietra alla base e un attico, dove risiedono alcuni degli artisti; nel piano centrale, ci sono una loggia alla veneziana e il salone di rappresentanza, con affreschi ispirati alla Divina Commedia di Dante e ai Trionfi di Petrarca. La Casa degli artisti, che è aperta al pubblico, si raggiunge salendo lungo via Contrizio, conosciuta anche come “la via delle Botteghe”, cuore del percorso lungo il quale è possibile vedere all’opera artisti e artigiani attraverso le vetrate degli atelier o negli ambienti raccolti degli edifici storici del borgo.



L’intervista con Daniela Gambolò, presidente dell’associazione “Borgo degli artisti”, è nata a Milano ma come quasi tutti gli artisti la sua formazione si è poi consolidata attraverso diverse esperienze; disegna, dipinge, illustra e si esprime anche attraverso installazioni di Land Art, una forma d’arte contemporanea che si integra con il territorio e ne diventa parte, attraverso gli elementi naturali.


Le opere degli artisti si possono vedere - ci tengo a sottolineare “senza pagare il biglietto” - ogni giorno, in ogni momento, perché sono all’aperto, in bella mostra o nascoste, a sorpresa, nei vicoli del borgo e nei dintorni. La loro attività però comprende anche la produzione di opere e manufatti artigianali che si possono acquistare, regalare o tenere per sé, perché ogni volta che il nostro sguardo si posa su qualcosa di bello, la nostra anima sorride.


GLI ARTISTI DEL BORGO

Il borgo degli artisti, Bienno (BS)

Le fiabe da toccare di Maria Anna Paola Lascioli sono pezzi unici di cucito creativo, con i personaggi di stoffa inseriti nelle pagine, che diventano le scene di una storia, quasi un teatro in miniatura. Gli alfabeti di Antonella Adamo, calligrafa, mostrano come dietro la raffigurazione di una lettera dell’alfabeto ci siano secoli di storia e un notevole lavoro di ricerca. Le culle di vimini, le ceste e le sedie impagliate di Lucio Avanzini riportano indietro nel tempo, in quella dimensione rurale tipica dei borghi di montagna.


I coltelli di Claudio Ercoli sembrano usciti dalla fucina di Vulcano, opere d’arte - guardateli e stupitevi - forgiati dalla materia grezza. Bienno è terra di fabbri e ferrarezza: nella fucina museo Devis Dotto, che si occupa anche di ricostruzioni storiche, mostra come un disco di metallo possa diventare un elmo, un secchio o uno strumento musicale.


Molti artisti del borgo sono scultori, come Barbara Crimella, Mattia Trotta, Augusto Daniel Gallo, Tomaso Vezzoli, Francesco Visentini: impiegano materiali e schemi differenti, dalla rielaborazione di forme tradizionali alla traduzione delle idee in concetti essenziali.


Poi ci sono Sara Sacco, designer orafa; Carrol Moss, printmaker; la Compagnia Roggero, che fa teatro con attori, burattini, marionette e pupazzi; e ancora, Alice Vangelisti, Paola Alborghetti, Ufuk Boy, Angelo Baiguera, Eckeard Fuss, Christine Laner, Giovanna Vinciguerra, Marta Romani e Karl Logge… sul sito borgoartistibienno.it, ci sono tutti i loro nomi, i loro volti e soprattutto qualcosa di più sulle loro opere e anche su mostre, eventi e progetti in corso.


Se amate perdervi nella meraviglia, questo è il posto giusto.

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