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Le piante viaggiano?

In questo podcast: intervista con il botanico Innocenzo Bona; che cosa è l’astrobotanica; la clematide, “gioia del viandante”. “Itinerando, storie di viaggio” è un podcast ideato, scritto e prodotto da Daniela Rossi Saviore, giornalista e guida turistica.


Le piante viaggiano, più di quanto non immaginiamo, e il loro percorso è interconnesso con gli spostamenti e le dinamiche umane. Da milioni di anni, le piante si muovono, in silenzio, e cambiano il mondo. Il 2020 tra l’altro è l’anno internazionale della salute delle piante, indetto dall’ONU: la vita del pianeta dipende da loro, sono il pilastro dell’alimentazione di uomini e animali e custodiscono l’essenza della natura.


C’è un’immagine legata alle piante che rappresenta alla perfezione la stabilità: grandi alberi con radici solide, ben piantate nel terreno. E questo, non impedisce di certo alle piante di compiere lunghissimi viaggi.


Complice anche l’intervento dell’uomo, che negli ultimi anni è riuscito a portare le piante persino nello spazio: c’è una disciplina che si occupa di questo, l’astrobotanica, che studia la possibilità di fare crescere fiori e piante commestibili in assenza di gravità, e si occupa anche di indagare la vegetazione extraterrestre.


I primi semi sono stati lanciati nello spazio nel 1946, e appartenevano a piante di mais. Nel 1971, altri semi, tra cui quelli di pino e di sicomoro, hanno fatto un viaggio intorno alla Luna, sull’Apollo 14. Nel 2012, nello spazio è fiorito un girasole.

Esistono delle piante la cui simbologia è legata al viaggio: la clematide, per esempio, che in inglese è detta Traveller’s joy, la gioia del viandante. Pare che l’origine del nome sia dovuta al fatto che la si può incontrare un po’ ovunque, soprattutto lungo i sentieri che attraversano i campi e per le strade, al limitare dei boschi. Il suo stelo può superare una decina di metri e chi ama i fiori dice che la clematide vuole le proprie radici in ombra e la chioma al sole… È una pianta che cresce in diversi continenti, con centinaia di varietà; è una rampicante che ha bisogno di arbusti e rovi per sostenersi, e nello stesso tempo, con i suoi fiori, li rende più belli.


Se le piante allora viaggiano, come fanno a spostarsi? Lo spiega Innocenzo Bona, botanico e scrittore; ha pubblicato diversi saggi scientifici sulle piante, è curatore dell’attività botanica del Parco dell’Adamello e consulente di numerose realtà accademiche e istituzionali.



Alcuni libri per saperne di più:


Stefano Mancuso, L’incredibile viaggio delle piante, Laterza

Fiona Stafford, La lunghissima vita degli alberi, Hoepli

Telmo Pievani e Andrea Vico, Piante in viaggio, Editoriale Scienza




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